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Studio di Psicologia e Psicoterapia
 
Il Disturbo
Ossessivo-Compulsivo
30.05.2022
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Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, spesso indicato con la sigla “DOC”, si caratterizza, come dice il nome stesso, per la presenza di ossessioni e/o compulsioni.

Le ossessioni sono pensieri o immagini mentali ricorrenti e ripetitivi che vengono vissuti da chi li sperimenta come intrusivi ed incontrollabili.

Generalmente a questi pensieri si associano emozioni sgradevoli come ansia e disgusto per cui la persona è spinta a liberarsene al più presto.

Le compulsioni sono comportamenti o azioni mentali ripetitive che chi le mette in atto si sente obbligato ad agire in risposta alle proprie ossessioni o a regole che vanno seguite rigidamente.

Per poter porre diagnosi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo secondo il DSM-5 devono essere presenti i seguenti criteri:

  • presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi;

  • le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo o interferiscono significativamente con le normali abitudini della persona,con il funzionamento lavorativo o scolastico, o con le attività o relazioni sociali usuali.

Le ossessioni possono assumere varie forme. Le più tipiche sono:

  • Contaminazione: paura irrazionale che a volte può giungere al terrore di essere contagiati o contaminati;

  • Controllo: necessità di controllare ripetutamente senza necessità al fine di evitare disgrazie o incidenti (tipico è il dubbio ossessivo di aver chiuso il gas o il portone una volta fuori di casa);

  • Ossessioni pure: pensieri o, più spesso, immagini mentali relative a scene in cui la persona attua comportamenti indesiderati e inaccettabili;

  • Ossessioni superstiziose: pensiero superstizioso portato all’eccesso;

  • Ordine e simmetria;

  • Accumulo: tendenza a conservare ed accumulare oggetti insignificanti e inservibili;

  • Dismorfofobia: preoccupazione eccessiva e irrazionale di avere una parte del proprio corpo difettosa o deforme.

La psicoterapia può aiutare a modificare alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali.

Con l’aiuto di uno psicologo può essere ridotto l’eccessivo senso di responsabilità ed importanza attribuita ai pensieri, si può, inoltre, imparare a gestire la propria ansia e le altre emozioni negative correlate alle ossessioni.

In alcuni casi può anche essere utile una terapia farmacologica da associare ad un percorso di psicoterapia.

Alcuni farmaci, infatti, aiutano a gestire le proprie ossessioni diminuendo la loro frequenza ed intensità.

Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta

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Bibliografia

  • American Psychiatric Association (2014). DSM-V, Milano, Raffaello Cortina Editore.

  • Dèttore, D. (2002). Il disturbo ossessivo-compulsivo. Caratteristiche cliniche e tecniche di intervento, McGraw Hill.

  • Fricke S.; Hand I.2007). Avrò chiuso la porta di casa?, Erikson.

  • Mancini F. (a cura di) (2016). La mente ossessiva. Curare il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Raffaello Cortina Editore.


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